Per queste festività abbiamo pensato di farvi un regalo. Vogliamo farvi trascorrere le feste in compagnia dei vostri cari in totale relax, senza pensare alla cucina... prodotti di altissima qualità, professionalità e passione saranno gli ingredienti principali che comporranno i nostri piatti che da anni ci contraddistinguono. MENÙ VIGILIA DI NATALE 2015 ANTIPASTO : € 5,90 a persona Insalata di ...
14 Dicembre 2015
ANTIPASTO Triangolino ai salumi Cornettino ai salumi Insalata di grano alla marinara Riso Venere con zucchine e gamberetti Polpa granchio PRIMO a scelta Lasagna classica Rotolo di creps con speak radicchio e fontina SECONDO a scelta Lonza al forno in salsa ai funghi Filetto di branzino con ratatouille di verdure €10 a persona Si accettano prenotazioni entro ...
28 Dicembre 2014
ANTIPASTO Insalata di mare Polpa di granchio Cozze gratinate Alici marinate Riso Venere con gamberetti e zucchine PRIMO a scelta Riso patate e cozze Risotto ai frutti di mare Lasagna pesto e gamberetti Lasagna pistacchio e scamorza affumicata SECONDO a scelta Pesce spada grigliato Cartoccio di mare con pomodorini Filetto di baccalà gratinato Gamberoni pancetta e ...
18 Dicembre 2014
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IscrivitiIl romanzo di esordio di Muriel Barbery, conosciuta dal vasto pubblico per il suo recente bestseller “L’eleganza del riccio” racconta del cibo e di tutte le sensazioni e i ricordi ad esso legati. Il personaggio principale è monsieur Arthens, un critico gastronomico che giunto al termine dei suoi giorni riflette sulla sua vita scandita da pasti ed esperienze culinarie, che a noi ricorda un po’ il curioso personaggio di mr Ego nel delizioso cartoon Ratatouille della Disney. Entrambi sono alla ricerca del sapore più importante, quello che giustifica la propria esistenza perché “il punto – conclude Barbery all’ultima pagina – non è mangiare né vivere, ma sapere perché”.
Nelle elucubrazioni di Arthens si scoprono gli effetti terapeutici del cibo: “Tutta la loro raffinatezza si coglie solo quando non li mangiamo [i dolci] per placare la fame, solo quando l’orgia di dolcezza zuccherina non soddisfa un bisogno primario, ma ci ricopre il palato di tutta la benevolenza del mondo” e quelli educativi: “la sardina alla griglia mi avvolgeva il palato con il suo aroma immediato ed esotico; a ogni boccone io diventavo adulto e, mentre le ceneri marine di quella pelle squamata mi carezzavano la lingua, io mi elevavo”.
Il pasto viene sempre presentato come entusiasmante esperienza sinestetica: “una pietanza deve essere una gioia per la vista, per l’olfatto, per il gusto, certo, ma anche per il tatto, che così spesso orienta le scelte dello chef e ha il suo ruolo nella festa gastronomica. L’udito non sembra avere molta voce in capitolo, ma è pur vero che l’atto del mangiare non è caratterizzato né dal silenzio né dal baccano, perché ogni suono che interferisce con la degustazione la favorisce o la ostacola”.
Ma per ottenere questi risultati sublimi – scopre Arthens in letto di morte – non è necessaria la complessità né la tipica raffinatezza dei piatti elaborati: il segreto è nei ricordi che il cibo richiama, legati ai momenti più piacevoli della propria esistenza: “Tra il petto d’anatra laccato alla pechinese e il tubetto di maionese, tra l’antro di un genio e gli scaffali di un alimentari, io scelgo i secondi , scelgo l’orrido supermercato”; ecco perché il suo ultimo desiderio sono i bignè nel sacchetto di plastica di Carrefour, un ricordo struggente di quando era bambino, un sapore ben lontano da tutto ciò che aveva gustato nell’età adulta.